
Per chi l’ha provato è più facile capirne la bellezza. La magia che si crea quando si racconta ai piccoli una storia e li vedi lì, a bocca aperta, a pendere dalle tue labbra nell’ascoltare. E siamo tutti bambini, anche se ormai pure i bambini ci umiliano con la loro saccenza e sono sempre meno le cose che non sanno già, e non c’è più stupore né sorpresa e tutto diventa noioso. Torniamo bambini, a gustare i racconti che, come nonni, ci raccontiamo. Che Dio ci mandi qualcuno a raccontare di lui, qualcuno che si ascolti volentieri, e ci dia quel tanto di volontà da non perdere l’occasione. Perché anche il miglior narratore è muto per chi non ha orecchi.