Di fantasia ma fin troppo realistica, bellissima e amara questa storia. Racconta l’ingratitudine umana. È il contadino che la fa da padrone della vigna, il ragazzino che sfotte l’adulto, il figlio del Sud che vota Lega. È il non saper stare al proprio posto perché nemmeno si è consapevoli di quale sia. È quel vantarsi della propria posizione, tanto da dimenticare d’averla ricevuta. È il tacchino che fa la ruota credendosi un pavone.