Ci sono ragazzine di questa generazione, in giro per il mondo, che se ti prendono il telefono lo riempiono di selfie. Dunque sanno, dunque vorrebbero. Il loro non è un beato stato di incontaminazione. La loro non è innocenza primordiale. È virtù. Se non si lamentano è perché gli hanno insegnato a non farlo. È perché hanno imparato a vivere il presente così com’è, anziché agitarsi invano frignando.