Due personaggi convivono in noi. Si odiano profondamente ma non riescono a separarsi. Il tempo li ha assuefatti l’uno alla presenza dell’altro e non potrebbero più immaginare una vita autonoma. Sono diventati complementari nei difetti e negli eccessi. Chi credi di essere?, si dicono in continuazione litigando, ma la risposta non l’hanno. E più ci sentiamo falliti ed incompresi, più forte grida il nostro orgoglio cercando d’affermarsi. Crediamo d’esser chissà chi, perché ci sentiamo tutt’altro.