Lo siamo tutti, ciascuno può dirlo: io sono la porta di me stesso. Abbiamo tutti la possibilità di aprirci e chiuderci, di dire sì o no. Tutti abbiamo provato le conseguenze dolorose degli eccessi di chiusura o apertura, dell’incapacità di porre un freno alle richieste altrui o viceversa di donarsi loro. Alcuni di noi sono come porte scorrevoli, altri porte murate. Equilibrio, misura, ecco cosa occorre. Calibriamoci sulla Porta santa che è il Vangelo.