“Se mi dici il tuo nome lo aggiungo a penna, qui sull’elenco non è stampato”, dico all’alunna di 15 anni. “Lasci stare, non voglio che lo si usi. Non mi ritengo né uomo né donna e nessun nome mi sarebbe adatto”. Già, questo è il nostro tempo. Dovremmo forse predicare un po’ di sesso invece di affrettarci a dire che le molte donne che seguivano Gesù erano solo perpetue. In un mondo così disfato la Chiesa, come un monolite sopravvissuto a un ghiacciaio, prosegue imperterrita con una gerarchia esclusivamente maschile. Un fossile. C’erano con lui molte donne. Poi il clero le confinò sulle panche a dire Amen.