A cena

I figli costruiscono sepolcri per i profeti uccisi dai loro padri. Con lo stesso gesto si condanna e si approva ad un tempo. È quel sistema per cui tutti si sa, ma tutti si dice la stessa cosa: “Non so che farci”. Come chi vende armi e poi auspica pace nei paesi acquirenti. Come chi, sforzandosi di terminare la cena, guarda commosso in tv immagini di fame e morte. Sono cose che non si condividono e ci si lamenta. Ma non si dissente. Il lamento dà la colpa agli altri perché non cambiano le cose. Il dissenso porta a compiere scelte su di sé in controtendenza. Gesù non era certo un lamentoso, bensì il più grande dei dissenzienti.

Lc 11,47-54 http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Lc+11%2C47-54&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1