I figli costruiscono sepolcri per i profeti uccisi dai loro padri. Con lo stesso gesto si condanna e si approva ad un tempo. È quel sistema per cui tutti si sa, ma tutti si dice la stessa cosa: “Non so che farci”. Come chi vende armi e poi auspica pace nei paesi acquirenti. Come chi, sforzandosi di terminare la cena, guarda commosso in tv immagini di fame e morte. Sono cose che non si condividono e ci si lamenta. Ma non si dissente. Il lamento dà la colpa agli altri perché non cambiano le cose. Il dissenso porta a compiere scelte su di sé in controtendenza. Gesù non era certo un lamentoso, bensì il più grande dei dissenzienti.