Dunque c’è una forza più grande della legge, fosse anche la legge di Dio. Meglio: quella legge scritta da uomini che, ispirati, cercavano di canalizzare in parole umane l’energia divina. Quello stesso Dio che ha ispirato la legge, proprio lui abita in te. Quando riesci ad incontrarlo in te stesso, meditando in silenzio e profondità, ecco che quell’incontro si chiama coscienza. Essa non è un rigido “Dio ha detto” e nemmeno un relativistico “mi sento di fare così”. È un incontro con Dio-in-te. Allora conosci la libertà, la libertà di coscienza. Sei Signore del sabato, ogni giorno è per te sabato, giorno di Dio. Perché tutto fai con lui, davanti a lui, senza segreti. Come un bimbo in braccio a sua madre.