
Come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? È l’eterno gioco delle poltrone, con i politici che si scambiano favori e incarichi. È il gioco delle curie delle diocesi, dove gli stessi nomi provano un po’ tutti gli incarichi. È il balletto dei chierici all’altare, che si incensano gli uni gli altri, e mai che scendano ad incensare la gente. È il bisogno di leadership, di brillare, di stare solo con chi ci adora. Ma tutto questo è gloria da poco, non spontanea, che va ricambiata. I veri complimenti vengono da Dio che, di quando in quando, assesta un colpo dei suoi e ci fa capire che è dalla nostra.