
Dar da bere agli assetati, qualunque assetato, fosse anche un nemico, è opera di misericordia che salva. Il Vangelo di oggi è una sorta di post scriptum: chiunque avrà dato da bere a uno di questi piccoli perché è un mio discepolo, non perderà la sua ricompensa. Dissetare il discepolo, dunque, dissetarlo davvero: l’acqua ce l’hai? Ma dissetare pure la sua sete di conoscenza, di verità, insegnargli il vangelo e come viverlo nella pratica quotidiana. Raccontare di Gesù, spiegare le Scritture, educare la fede. È il cosiddetto magistero della Chiesa, l’insegnamento, che non a caso inizia con l’acqua del battesimo.