
Non è crudeltà né egoismo. È libertà, la tanto sbandierata libertà. Forse è anche questo uno dei tanti insegnamenti di questa difficile parabola: siamo liberi, dunque responsabili delle occasioni colte o sciupate. Siamo intoccabili, insostituibili nelle scelte. Ognuno deve accendersi la propria fiaccola e può accender solo quella. Possiamo svegliarci a vicenda, spronarci, consigliarci, ma mai scegliere al posto dell’altro. Il prezzo della libertà è il rischio di addormentarsi, non capire, restare senza olio per la lampada, spenti e senza vitalità, chiusi fuori dalla vita. Avere mille e mille possibilità e vedersele passare sotto il naso una ad una.