
È proprio lui. Appena mio fratello lo lasciava in giardino, Forrest correva all’impazzata da ogni parte, spesso rubandomi i sandali. Dopo due anni di restrizioni, abbiamo ripreso il lavoro e siamo peggio di Forrest. Agitàti e preoccupàti per molte cose, abbiamo vissuto un settembre a ritmo non veloce ma addirittura sincopato. Tutto andava fatto “prima”. È un fenomeno diffuso, che gli esperti stessi non si spiegano. Ci vorrebbe un Forrest a rubarci le scarpe, a farci riprendere il passo giusto, quello che non perde la parte migliore della giornata, che non è la siesta ma il lavoro sereno. https://youtu.be/1Iy_Xj5SkFw