
Almeno una volta l’abbiamo provato tutti l’imbarazzo di sentirsi un pesce fuor d’acqua. La sensazione forte di non c’entrare nulla, di non aver nulla da raccontare o domandare. Semplicemente la voglia di dire: io non sono del vostro mondo, che ci faccio qui con voi? Dove vado io, voi non potete venire. Non potete, non siete in grado di provare alcun interesse per tutto quanto è per me vitale. Se vi parlo di ciò che amo, lo profano. Se ve lo taccio, mi pare di lasciarvi nel vostro male, di non fare nulla per cavarvi dalla vostra vita vuota. Allora parlerò, ma a bassa voce. Non come chi vuole convincere, ma come chi, interrogato, risponde alla domanda Tu, chi sei?
