Disposti ad andare

Cantanti o medici, papi o amanti, dipende dai gusti e dalle necessità. Si è disposti a fare chilometri per vedere o ascoltare chi riteniamo ne valga la pena. Ai farisei Gesù fa notare che per molto meno vi fu chi fece molta più strada di loro che, a pochi metri da lui, tengono le distanze. Il 20 luglio partirò per Timor Est. Un viaggio lunghissimo sia nello spazio che nel tempo. Sono molteplici i motivi che mi spingono agli estremi confini della terra, ma una sola è la convinzione di fondo: chi se la passa peggio, di fatto ci avvicina a Gesù.

Mt 12, 38-42 Alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

Non cesserò di scrivere ogni giorno, salvo impedimenti tecnici. A voi carissimi compagni di lettura del vangelo, chiedo il regalo di diffondere la “Locanda da Timor” con un semplice inoltro dal vostro cellulare.