Quando capisci

Uno solo ci può aiutare a distinguere il pastore dal mercenario: il lupo. Finché tutto va bene, non puoi sapere chi è davvero l’altro. Nemmeno te stesso conosci fino al sopraggiungere del pericolo. È nella prova che viene svelato il cuore. Allora distingui il vero amico dal collega, il vero sposo dall’amante, il credente dal semplice devoto. È quando arriva il lupo che esce il pastore.

Gv 10,11-18  Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».