Madre della Chiesa

È bello cominciare il tempo di Pentecoste con la festa di Maria Madre della Chiesa. Forse la chiamavano proprio così: la Madre. Anche se forse a lei non piaceva quel titolo, dato che suo figlio aveva insegnato a non farsi chiamare padre (o madre) perché uno solo è il Padre e voi siete tutti fratelli. Ed è forse questo il punto, la sintesi del cammino personale di Maria di Nazareth, una donna che conosciamo pochissimo, di cui sappiamo alcune parole e nessun pensiero. Lo Spirito scese su di lei in una Pentecoste personale e anticipata e la rese madre di un bambino. Poi quel figlio la rese madre di tutti i suoi discepoli. La maternità è il legame più fisico che ci sia tra due persone. Divenire madre nell’animo è dunque arduo. È passare dalla carne allo Spirito, dall’unicità all’universalità, dal cordone ombelicale al legame interiore di preghiera. Divenire madre di tutti è passare da essere mamma ad essere sorella. Sorella maggiore che ci porta all’unico Dio Padre-Madre, che tutti genera di continuo con la forza dello Spirito.

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Maria Madre della Chiesa Gv 19     stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.