Sì o no

In effetti è vero: giurare non ha senso perché non è che una parola in più e in una società come la nostra la parola non ha peso, non è vincolante. Per questo è richiesta la forma scritta, in tutto. E poi timbri, firme, autenticazioni, certificazioni… Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”. Semplicemente siate sinceri e vedrete che non servirà giurare. Ogni vostra parola sarà giurata. Siete sempre sotto giuramento, sotto obbligo di sincerità. Ciò ovviamente non significa che chiunque ci chieda qualcosa abbia diritto ad una risposta. Ma se ne ha diritto, non occorre rinforzare la risposta con un giuramento. Se è sì, è sì. Se è no, è no. Così è Dio.

Mt 5,33-37   Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».