Capita anche nei migliori regimi e nelle curie delle chiese che, ad ogni cambio di potere, chi era stato escluso venga riabilitato. Ma questa è tutta un’altra storia! Qui non c’è stato un cambio di potere e a parlare non è un nuovo vescovo o comandante. È il crocifisso risorto che, con il segno dei chiodi nel suo corpo, riabilita colui che ha guidato il suo abbandono e la fuga del gruppo dei “fedelissimi”. Non vi è ombra di rimproveri né raccomandazioni. Più efficace è la domanda, quella che tutti abbiamo in cuore: mi ami tu? E, detto questo, aggiunse: seguimi.