Lava(tene) le mani

Ormai nemmeno lui sa quali altri segni mandarci. Vorrebbe aprirci gli occhi, allargare la nostra mente, approfondire le riflessioni, incendiare la nostra bontà. Sperimentando un po’ di sofferenza dovrebbe venirci naturale comprender meglio quella degli altri. Macché. Se indichi la luna al tonto, lui ti guarda il dito. Più sappiamo dei mali altrui, più li allontaniamo. Gli altri, non i mali. Conosciamo solo i mali nostri, altro non esiste. Percui non ci sarà dato nessun segno, altrimenti ce ne laveremmo le mani.

Lc 11,29-32 http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Lc+11%2C29-32&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1