
Questa lapide si trova in una chiesa olandese ed è evidentemente la tomba di un africano di nome Ielles, del 1634. Accanto ad essa si trovano altre due lapidi che, anziché raffigurare il defunto, mostrano rispettivamente una nave e dei formaggi essendo le tombe di un armatore e di un commerciante di formaggio. Sorge un dubbio: qui non si usa raffigurare il defunto, ma il suo mestiere! Questo Ielles non era dunque un africano, ma un commerciante di africani. L’immagine sulla lapide non è quella di un uomo, ma di una merce. Non scoraggiamoci però: vi sono alcuni, tra i presenti, che non moriranno prima di aver visto un figlio di uomo in ogni africano o cinese o indiano ecc. Eh sì, converrà vederlo prima di morire, onde evitare di confonderlo con del formaggio come il nostro Ielles, sepolto in chiesa.
Libro scientifico interessante G. Barbujani, Gli africani siamo noi. https://www.amazon.it/dp/8858125207/ref=cm_sw_r_cp_apa_i_9YflFb76DD16M