
E chi saremo oggi, sacerdoti di Dio o prostitute di tutti? Anziani del popolo o pubblicani scomunicati? Due figli abitano in noi, entrambi incompleti, entrambi si oppongono al padre che chiede aiuto. Non vuole essere adorato o servito, chiede aiuto. Lavora per me nella mia vigna, lavora nell’umanità. E il meno disobbediente dei due è quello che, sbuffando, alla fine sgobba. Non le parole, ma le azioni, dicono chi siamo.