
Il popolo di Mosè era stufo di mangiare sempre e solo manna, che riduceva in farina col mortaio facendola poi cuocere in pentola o facendo focacce. Si lamentavano, rimpiangendo la varietà gratuita dei cibi egiziani, dimenticando di averla pagata con la libertà. Dove prenderò carne per questo popolo che nemmeno ho concepito io?, gridò Mosè a Dio. E Dio provvide. Capita a volte il contrario. “Come mai sei svenuta? – chiedevo ieri al telefono ad una ragazza di Timor in ospedale – cosa mangi?”. “Sasoro”. Sempre e solo sasoro, un porridge di riso. E io a spazientirmi come il popolo di Mosè, a offrirle gratuitamente la possibilità di cibi più vari, di una giovinezza più dignitosa, liberata dal sapore monotono della miseria. E Dio provvederà a non lasciarmi mai senza mezzi.