
Chi semina può sapere come fa a germogliare un seme, cioè cosa gli accada. Ma come sia possibile che accada, questo no, questo non lo sa. Sa semmai il contrario, cioè che non dipende da lui: dorma o vegli, il seme germoglierà da sé. Può decidere di seminare, può decidere di mietere. Può decidere di ammettere di non sapere proprio nulla sul perché delle cose. Quel seme, in fondo, potrei essere io stesso. Posso anche sapere chi mi ha messo al mondo, se per caso, per amore o per violenza. Ma non posso sapere perché io esisto anziché essere nulla, e perché amo e voglio amare e da dove venga tutto ciò. Posso solo gioire d’esserci.
