Perché?

Parola sconosciuta, digiuno, nel nostro mondo grasso e ingordo. Parola sconosciuta anche a Gesù? Parrebbe così, da questo vangelo. Eppure domenica lo vedremo, dopo quaranta giorni di digiuno, tentato di mangiare pure i sassi. Perché noi digiuniamo? gli chiedono. Una domanda che lo accompagnò tutta la vita. Perché noi non mangiamo, non beviamo, non ci vestiamo, non abbiamo casa? Perché noi no e voi sì? Gesù sentiva l’umanità gridare di ogni fame e digiunava eccome. Digiunava però di un digiuno evangelico: non la regoletta che vieta questo e quello e fa di Dio un dietologo. Un digiuno nobile, quello di chi condivide e mangia meno perché fa mangiare, non acquista per sé ma per altri, non accumula ma dona. È un digiuno che porta alla generosità. Verranno giorni in cui i miei discepoli digiuneranno, si leveranno il cibo di bocca e i soldi dalle tasche, e andranno per le strade a operare misericordia. Perché misericordia voglio, non sacrifici fini a se stessi.

Venerdì dopo le ceneri http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Mt+9%2C14-15&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1

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