Pentecoste

Ne sentiamo ancora il bisogno? Dopo due anni in cui tutti hanno insegnato ai medici il da farsi, ora ci troviamo circondati da geopolitici ed analisti. Quale sarà la prossima laurea che ci ritroveremo in tasca? Per chi sentisse ancora il bisogno di crescere ed imparare, per chi non fosse così sicuro di sé da insegnare agli altri il loro mestiere, per chi credesse ancora nella Trinità, ecco una bella notizia: oggi è Pentecoste! Sempre è Pentecoste per chi vuole che lo Spirito scenda e rimanga e guidi parole e scelte. Vieni Spirito creatore, vieni e abita in noi!

Atti 2,1-11 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio». http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=At+2%2C1-11&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1