Ancora

Continuano i ma io vi dico, dove quel ma – ricordiamolo – non è in opposizione alla regola, ma per una sua applicazione più ampia. Gesù diceva infatti: non sono venuto ad abolire la legge ma a darle compimento. Interrogato dal dottore della legge su quale fosse il comandamento più grande, Gesù citò proprio questa regola: Ama il prossimo e odia il nemico. Ovviamente non è un obbligo di odiare, ma di limitarsi ad odiare solo i nemici e non il prossimo. Spesso invece ci inimichiamo proprio chi ci si approssima, chi ci è vicino, fosse vicino di casa, di parentela o di confine. Questa santa regola biblica, che Gesù oggi ci invita a espandere, è constantemente violata da noi. Non siamo nemmeno nell’Antico Testamento! Certo, se dovessimo trovare la forza di pregare per il nemico e amarlo, allora con un balzo entreremmo diretti nel Vangelo.

Mt 5,43-48 Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

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