
Dicono che fu crocifisso a testa in giù. I romani usavano farlo se necessitavano di esecuzioni più rapide. Probabilmente il suo corpo sarebbe rimasto appeso e insepolto se qualcuno, rischiando di fare la stessa fine, non lo avesse recuperato in gran fretta. Nella tomba scoperta in profondità, sotto l’altare dei Papi, in San Pietro, sono state trovate ossa umane. Appartengono a parti di tutto il corpo di una sola persona. Uomo, dai sessanta ai settant’anni, reumatico per contatto prolungato con acqua e ambienti umidi. Mancano i piedi. Quelli non ci sono. Quei piedi con cui rispose al seguimi di Gesù. Quei piedi con cui camminò sull’acqua, con cui corse al sepolcro vuoto. Quei piedi lavati da Gesù, l’ultima sera. No, non poteva essere sepolto coi piedi, Pietro. Mi piace pensare che non sono nemmeno rimasti trafitti alla croce, perché impossibile schiodarli. Sono già risorti, i piedi di Pietro, impazienti di seguire il Maestro.
S. Pietro e Paolo Mt 16,13-19 Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».