
Un grande senso di silenzio efficace domina in questa profezia che Gesù, con il suo comportamento, rende viva. Non è il silenzio del disinteresse né il mutismo di chi ha tolto il saluto al vicino. É un silenzio efficace, che parla più di parole gridate in piazza. Il silenzio di una azione, di una preghiera, di una luna che sorge o di una nuvola in cielo. Il silenzio di chi non contesta, non spegne, non spezza nessuno. In un mondo in cui non è importante il senso di ciò che fai ma le immagini che ne divulghi, queste parole ci curano l’anima.
Mt 22,14-21 I farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni».
La Locanda continuerà QUI ogni giorno anche da Timor Est. Seguici anche su Instagram lalocandadellaparola
