
da Dili, TIMOR EST Va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Impara da chi non ha nulla se non il suo mare, se non il presente. Il domani non è garantito da nulla ed è nutrito solo di speranza. Una mano al cielo, l’altra agli amici. Perché poi, se ci credi, qualcuno che ti dà una mano c’è sempre. Paga per me e per te, ti dice. E tu domani farai altrettanto con chi incontrerai. “Our life is so short, we must help each other”, mi dicono spesso questi ragazzi, la nostra vita è così breve che dobbiamo aiutarci. Ieri il vangelo ci chiedeva di dare e qualcuno qui l’ha fatto. Al mattino ho ricevuto in dono una maglietta personalizzata; nel pomeriggio un mio ritratto a matita frutto di quattro mesi di lavoro nei ritagli di tempo; la sera, aprendo il frigo, ho scoperto che qualcuno, mentre ero distratto, ci aveva messo un pollo. Oggi niente spesa.
Mt 17, 22-27 Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
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