
Un bellissimo mare dorato al tramonto. Timor o Italia? Difficile dirlo. A volte anche noi siamo così. Belle persone, certo, ma senza una rotta precisa. Abbiamo la mano destra paralizzata, siamo – stando alla simbologia biblica – incapaci di prendere decisioni. L’opposto del vangelo di ieri che chiedeva di compiere una scelta e agire di conseguenza, mettendo in gioco tutte le proprie forze. Mèttiti in piedi nel mezzo, dice Gesù all’uomo che non compie scelte. Stendi la mano, agisci. Inizia a scegliere, a dare ordini a te stesso, a prendere posizione con i tuoi no e i tuoi sì. Non rinviare a domani, non tirarti fuori da ciò che accade. Non ti è chiesto di essere perfetto, ma di agire. Mettiti in mezzo e stendi la mano, non stare ai margini a braccia conserte. Entra nella vita, abbi un’idea, un’opinione, un’iniziativa. Poi crescerai, farai esperienza, capirai meglio e cambierai idee. Ma non stare paralizzato. Mettiti in mezzo, bùttati nella vita, fai del bene.
Lc 6,6-11 Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.