Scelti

Impressionanti queste parole: passò tutta la notte pregando Dio. Potremmo già fermarci qui, a immaginare Gesù che prega di notte su un monte. Poi sceglie i dodici apostoli. Su dodici, uno lo avrebbe tradito. Gli altri sarebbero fuggiti lasciandolo solo. Aveva pregato tanto, ma aveva pregato bene? Lui certamente sì, ma loro? Dopo essere stati scelti tra una folla di discepoli e una moltitudine di gente che cercava di toccarlo, cosa era accaduto ai dodici? Come avevano reagito alla nomina? Cosa aveva visto in loro Gesù? E cosa avevano visto loro in quella sua scelta? Stando a ciò che sarebbe accaduto dopo tre anni, si direbbe che non avevano visto la stessa cosa. Lui, per chiamarli aveva pregato una notte. Loro, nella notte del Getsemani, non sarebbero riusciti a pregare nemmeno un’ora. Brutta storia le nomine. Fanno allentare la tensione anche ai migliori.

Lc 6,12-19 Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

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