Verso chi?

L’abbiamo visto ieri: lui non voleva andare dovunque. Lui voleva andare risolutamente verso Gerusalemme. La sua era una vita orientata. Aveva scelto. Però non aveva programmato. Non sapeva dove avrebbe dormito la sera: il figlio dell’uomo non ha dove posare il capo. Ogni suo gesto era orientato a Gerusalemme, al luogo della sua morte e resurrezione. Ogni sua giornata era cioè vissuta nella disponibilità a dare la vita per riprenderla di nuovo. Le nostre agende sono piene, i tempi programmati, le tappe fissate. Ma spesso siamo disorientati, non sappiamo cioè in che direzione vada tutto questo correre. Per chi mi affanno? Questo tizio è stanco di andar dovunque, vuole andare dovunque vada Gesù. È orientato verso Gesù.

Lc 9,57-62 Mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

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