
Prese la ferma decisione. Si potrebbe tradurre puntò a denti stretti verso Gerusalemme. Invidiabile, come tutte le persone che sanno per cosa stringere i denti. Sempre più raro trovarne, nel nostro mondo rammollito dai “non so, capirò, starò a vedere”. Forse per questo chi fa il deciso riscuote immediato successo. Certo, molti stringono i denti per nulla, per ciò che andrebbe lasciato più che stretto. È facile gridare “boia chi molla” ma è difficile trovare chi valga la pena di non mollare. Lui, Gesù, era giunto a un punto per cui gli era chiaro dove puntare: Gerusalemme, con tutto ciò che significava. Non esigeva d’esser capito, accolto, acclamato per le sue scelte. Gli bastava non perdere la direzione. Quando uno ha chiaro per chi vivere, non deve arrabbiarsi se gli altri non lo seguono. Arriveranno i tempi per ciascuno.
Lc 9,51-56 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.