
Lo sa anche il diavolo che le divisioni interne non producono che indebolimento e insuccesso. Tutti i grandi regimi si sono sempre appellati all’unità e alla compattezza, anche nella loro simbologia, dal fascio littorio alla falce e martello. Uniti sì, ma contro qualcuno. I discepoli di Gesù invece sanno che la loro non è un’unità che soffoca l’individuo, rendendolo un pupazzo che marcia a ritmo di tamburo, segnando il passo coi piedi e col cervello. La loro è anzitutto una unità con Gesù, lo stare raccolti attorno a lui nello sforzo di seguirlo nel suo stile di vita. Non disperdono tempo ed energie in riunioni inutili, polemiche noiose, celebrazioni tradizionali buone solo a dire che si son fatte. I discepoli del vangelo raccolgono idee e forze e agiscono uniti da un solo intento: migliorare la condizione dell’uomo. Nel corpo e nell’anima.
Lc 11,15-26. Dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio, alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».