
Continua da ieri la provocazione di Gesù a darci una mossa. Sembra dirci: siate come chi ricicla il denaro sporco con attività pulite. Ma non “pulitelo” con insospettabili pizzerie e locali notturni, bensì con opere di misericordia. Usate questi maledetti soldi, la disonesta ricchezza, per fare qualcosa di giusto e onesto, per fare sorridere almeno un giorno chi sopravvive con fatica. Siate fedeli allo spirito del vangelo nell’uso della ricchezza disonesta. Non siate attaccati al denaro perché c’è qualcosa di ben più importante: la ricchezza vera è l’amicizia eterna che nascerà con le persone che avete aiutato e amato.
Lc 16,9-15 Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole.
Sullo stesso vangelo https://lalocandadellaparola.com/2022/09/18/la-ricchezza/
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