In fretta

Ci andò di fretta, dicevamo. Da Nazareth ai monti della Giudea è un bel viaggio e di certo una ragazza non lo può affrontare da sola. Con chi andò Maria? Forse con un fratello maggiore, un cugino. Forse con i genitori, sarebbe stata una bella occasione per confidare il fatto dell’angelo. Naturalmente al ritorno, a magnificat cantato, potremmo dire, a fatti constatati. Sì certo, Maria corse da Elisabetta per rallegrarsi con lei, dando per certo ciò che aveva detto l’angelo. Però aveva anche bisogno di verificare le parole di Gabriele. Non tanto perché lo ritenesse un bugiardo, ma perché non era cosa normale trovarsi un angelo in camera e magari lei dubitava della propria lucidità. Era davvero un angelo quello che ho visto? Ho forse sognato ad occhi aperti? Maria è certo la prima credente, la prima discepola di Gesù. Come tale, fonda la propria fede sulla ragione. Credere non è cosa da stupidi.

Lc 1,39-45 Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto. https://lalocandadellaparola.com/bdbf-onlus/