Non conoscete

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, dice Giovanni Battista parlando di Gesù. Vale anche per noi: Gesu è in mezzo a noi, non è un perfetto estraneo. È parte della nostra cultura, della nostra arte. In vetta ai nostri monti si stagliano croci, ai muri delle aule di scuola, dei tribunali, persino sulle ambulanze, ci sono croci e crocifissi. Il Natale poi, pur annegato nel cibo e nelle luci, ruota attorno alla capanna di Gesù bambino. Insomma: sta in mezzo a noi, è innegabile, eppure non lo conosciamo. Probabilmente non sapremmo mettere in ordine cronologico, nella vita di Gesù, Betlemme, Nazareth e Gerusalemme. Non sappiamo perché la Pasqua ha la data mobile e il Natale invece fissa. Non abbiamo mai letto per intero un solo vangelo e non ci è facile distinguere un sacramento da una candela, un cardinale da un sacrista. Al reparto “religioni”, nelle librerie, testi di Bergoglio, Ravasi, Martini, Bianchi e Turoldo si accostano a quelli di giornalisti privi di studi specifici, improvvisati teologi, che vengono letti e creduti al pari di questi. Vorremmo una Chiesa rinnovata, più aperta, dialogante, ma non la conosciamo, non abbiamo mai letto uno solo dei testi con cui il Papa ha indicato aperture ai divorziati, al matrimonio dei preti, al sacerdozio femminile e quanto altro ancora. Noi non conosciamo Gesù, ma crediamo di conoscerlo. Questo è il problema.

Gv 1,19-28    Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Messaggio del Papa nella giornata della pace https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2022/12/16/0936/01970.html