
Ci sono cose che, una volta inventate, si diffondono tanto che pare esistano da sempre. Nemmeno si riesce a immaginare un mondo senza di esse e così, proprio chi le ha fatte nascere viene un po’ dimenticato. Chi inventò il telefono? Chi l’elicottero, la radio, il computer, il motore e… la ruota? Chi realizzò per primo la tanto innovativa “alternanza scuola-lavoro”? Chi teorizzò che a scuola la pazienza e l’amore sono più efficaci di ceffoni e bacchettate? Lo dice anche la legge, è dunque dato per certo. Eppure fu un uomo a proporre per primo questi metodi, e lo presero per matto. Egli cambiò per sempre il volto della scuola. Giovanni Bosco era il suo nome. Era un prete piemontese. È pure santo. Ma ciò che ha detto è divenuto tanto ovvio, che di lui è difficile parlare in modo straordinario. È un uomo, un insegnante. Nemmeno lo si chiama San Giovanni. Si continua ad usare in cielo il nome che aveva sulla terra. Lui resta per tutti semplicemente don Bosco.
San Giovanni Bosco Eb 12 Anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
