Sempre quei giorni

In quei giorni. Sta proprio scritto così, non è una aggiunta dei liturgisti. In quei giorni la folla non aveva da mangiare. In quei giorni Gesù ne sentì compassione. E sono sempre quei giorni, non sono mai giorni diversi. Sono sempre giorni di fame e vorremmo che i nostri fossero sempre giorni di compassione. Questa è la seconda volta che Marco racconta questo tipo di miracolo. Se i vangeli lo raccontano un totale di ben sei volte, chissà quante furono in realtà. Probabilmente non si contano. Per Gesù era dunque un gesto abituale preoccuparsi del cibo della gente. Non pensava certo che qualcun altro se ne sarebbe occupato. Tocca a me, diceva rimboccandosi le maniche, e distribuiva.

Mc 8,1-10   In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.

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