Eppure ci sarà

E così, leggendo il nuovo testamento, si scopre di essere ancora nell’antico. E sarebbe già qualcosa, sarebbe già bello riuscire ad amare il prossimo (Levitico 19) e odiare solo il nemico. Sarebbe un bel successo non trattare da nemico il prossimo, chi ci è accanto, chi condivide con noi la vita. Molte volte non siamo nemmeno a questo livello. Come parlare di questa pagina del vangelo? È così lontana da noi, che riusciamo a leggerla con disinvoltura solo perché siamo certi che nessuno la pratica. Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. Eppure ci sarà qualcuno al mondo che prende sul serio questo comando di Gesù.

Mt 5,43-48 Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».