Vi stupite?

Di più, più giusti, dovete essere più giusti di chi già lo è. Scavate in voi stessi, sfidate la vostra stessa coscienza, educàtela a non sentirsi mai a posto. Chiedete il dono di una santa inquietudine contro la falsa pace dell’animo. Non vi basti mai l’essere in regola con il minimo richiesto dalla legge. Non vi basti non avere nulla contro nessuno, ma il solo pensiero che qualcuno abbia qualcosa contro di voi, vi spinga a cercare in fretta l’accordo. Siete discepoli di Gesù perché non uccidete? Vi fermate a questo? Guardatevi, guardate il mondo, guardate com’è diventato. Credendo che bastasse non uccidere, vi siete dati a vicenda dello stupido pazzo e ora l’umanità si è colmata d’odio e di rancore. Ora che siete tutti in guerra, vi ritrovate analfabeti e imbarazzati a parlare di pace. Non fate che inviare armi a chi si ammazza e non volete per nessun motivo tentare almeno di metter presto d’accordo gli avversari. Poi però piangete e chiedete giustizia se le vostre spiagge sono coperte di cadaveri.

Mt 5,20-26 Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».