Quasi nascosto

È vero e capitò anche a lui, a Gesù: non tutto si può fare apertamente. Vi sono cose che vanno fatte quasi di nascosto. Intuizioni profonde che, divulgate in pubblico, perderebbero forza dileguandosi in pettegolezzi e commenti. Elemosine che, rese note, si tramuterebbero in causa d’orgoglio. Dialoghi a due che devono restare tali e non possono essere raccontati a terzi. Non si tratta di giocare ai segreti o addirittura di mentire. Menzogna è tacere una verità che l’altro ha diritto di conoscere. Se non ne ha diritto, non è obbligatorio raccontare tutto a tutti. Quel silenzio, quell’agire quasi di nascosto, è custodire nel cuore, virtù mariana ormai rara quanto la fede.

COMUNICAZIONE IMPORTANTE Purtroppo, nonostante non siano mancante persone generose, dobbiamo annunciare che le casse della Onlus “Buono Dentro Buono Fuori” che mi sostiene nell’attività d’aiuto a Timor Est, sono ormai vicine all’esaurimento. La preoccupazione è forte, perché sono tanti gli studenti che confidano nel nostro aiuto e che, in caso di interruzione, sarebbero costretti a rinunciare agli studi. Lo stesso dicasi per chi riceve aiuti alimentari. Ogni singolo euro è prezioso. Se potete “aiutarci ad aiutare” vi ringraziamo nel nome dei bisognosi. Se non potete, diffondete questa richiesta e sentitevi ringraziati ugualmente. Contate sempre sulla nostra amicizia e sulla preghiera nostra e di chi aiutiamo. https://lalocandadellaparola.com/bdbf-onlus/

Gv 7 Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.