
Prendete il mio giogo su di voi. Cioè statemi vicini, appaiati, spalla spalla. Abbiamo tutti un gran bisogno di stare insieme, di sentirci vivi e di giocare. Voi che siete affaticati e vi opprimete per un nulla, voi che vivete tesi come cavi, sotto costante sforzo come una bestia che ara terra arida, venite a me. Se proprio non potete fare a meno di caricarvi, fatelo con me. Scoprirete quanto leggera e facile diventa la vita in mia compagnia. Non dimenticate che sono vivo, risorto, reale. State con me.
S. Caterina da Siena Mt 11,25-30 Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».