Contrappesi

Il Padre è perfetto e così è la sua giustizia. La giustizia divina supera quella umana, da qualche giorno il vangelo insiste nel dircelo. Ma ciò che non riusciamo a cogliere né accettare è in cosa mai consista questa perfezione. Esiste forse una bilancia migliore dell’occhio per occhio, vita per vita, di cui parlavamo ieri? Gesù ce lo dice oggi. Il Padre è perfettamente giusto perché semplicemente non pesa ma contrappesa. Al nemico contrappone l’amore, alla persecuzione la preghiera, alla scarsa educazione la migliore attenzione. Questo amore infinito non è frutto di insensibilità o incapacità di notare il male. A volte vorremmo essere così inscalfibili da essere immuni alla cattiveria altrui e così trovare facilmente la forza di perdonare. Vorremmo non avere la bilancia, non usarla affatto, non farci coinvolgere dal male. Ma Dio non è così. Il male è lì, sul piatto della bilancia. È pesato con precisione e gli fa male. Ma, appunto, è contrappesato non con una uguale dose di male – occhio per occhio – bensì con una opposta dose di bene. Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano.

Mt 5,43-48  Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».