Quell’attimo di luce

Cosa state guardando in foto? Sono minuscoli cristalli di ghiaccio, non più di due millimetri, formatisi col gelo delle notti scorse. Quel giallo oro è il sole. Ho scattato nel preciso istante in cui sorgendo l’illumina indorandoli. E poi, certo, perdono la loro forma e si sciolgono scorrendo via insieme. Ognuno di noi vorrebbe stare immobile, congelato nella sua bellezza cristallina, in pace. Forse anche lui avrebbe voluto starsene lassù, nella sua minuscola, tranquilla, adorata Nazareth. È dura, è sempre dura lasciare, cambiare e scivolare via, restare coinvolti agli altri in una sola medesima corrente. Ma c’è un’alba, un attimo di luce che ti colpisce e ti scioglie il cuore. E si buttò nel fiume Giordano con tutti gli altri, uno di loro, uno di noi per sempre. Era l’alba della sua vita pubblica, l’inizio della sua evangelizzazione. La luce si fece così forte, l’invisibile Spirito fu così denso su di lui, da sembrare materia, come una colomba. L’inudibile Padre non trattenne la voce: Sei mio figlio! Sei mio figlio! lo sentirono gridare dal cielo. Lui se ne stava in preghiera. Fu il suo inizio, il suo battesimo, il suo scioglimento. Quella corrente d’acqua e d’umanità l’avrebbe portato lontano, fino al calvario. Aveva circa trent’anni.

Battesimo di Gesù http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Lc+3%2C15-16.21-23&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1