
Fateci caso, se ci andate. Tutte le preghiere della Messa sono rivolte a Dio Padre. “O Padre” – dice il prete – e sempre conclude “per Cristo nostro Signore”. Quel “per” è latino e significa “attraverso, nel nome di, in accordo con”. Ciò perché Gesù disse: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. È anche un buon modo per non chiedere a Dio sciocchezze. Quando preghiamo e chiediamo, domandiamoci se Gesù se la sentirebbe di pregare con le nostre parole. Per rispondere bisogna conoscerlo. Per conoscerlo almeno un po’, occorre seminare continuamente il cuore con le sue parole. Finché il campo s’infittisce.
Disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre». http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Gv+16%2C23-28&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1