
Che siano una cosa sola, una casa sola. Ognuno con la sua porta, il suo colore e la sua forma. Ma così vicini da essere una cosa sola. L’unità secondo Gesù non è certo l’uniformità di un regime. Certo, è più difficile essere uniti mantenendo ognuno la propria identità, il proprio dono unico. La tentazione di sentirsi uniti solo perché si recitano le stesse identiche preghiere è sempre in agguato. Ma, nel dubbio, basta osservare il vangelo. Sono uno o quattro? Vangelo o vangeli? Unità perfetta senza perdita d’identità. Così noi.
Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&mobile=&Citazione=Gv+17%2C20-26&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&VersettoOn=1