
da Dili, TIMOR EST “Terra!”, mi veniva voglia di gridare ieri quando finalmente, dopo cinque giorni di voli e attese, ho visto Timor Est spuntare tra il bianco e il blu di nuvole e mare. Da due anni e sette mesi manco da qui, sufficenti ad essere totalmente dimenticato da chiunque. A volte però la prova della distanza crea l’attesa e aumenta l’amore.

“Sto sognando?”, ho gridato loro quando li ho visti. Un gruppetto spontaneo, ignari gli uni degli altri, si sono trovati ad attendermi in aeroporto. Non è semplice riuscirci qui, può essere un’impresa. Poi la tipica gara a farsi fotografare, uno alla mia destra e l’altro alla mia sinistra, quasi fossi il Maestro. Ma la domanda è un’altra: saprò bere il calice che loro bevono? Sapremo essere servitori di chi subisce l’oppressione dei potenti, che rendono la propria vita sempre più morbida mentre l’altrui più insidiosa? Sapremo sdegnarci di fronte ad un sistema che scoraggia questi legami? Un sistema che sembra orientare persino i nostri viaggi, raddoppiando i prezzi e cancellando i voli per raggiungere queste persone, mentre implementa e finanzia quelli per altre località.
San Giacomo Mt 20,20-28 Si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».