Facendo pace

da Liquiçá, TIMOR EST Sempre pronti a servire ogni figlio dell’uomo che, come un ladro, viene a rubarci tempo ed energie. Ed è impossibile distinguere il ladro dal padrone di casa, non si può decidere di rimanere svegli per l’uno e non per l’altro. Si veglia sempre, con il bello e il cattivo tempo. Qui succede che cammini con il sole negli occhi e senti la pioggia cadere. Ti giri ed ecco che un arcobaleno ti accompagna in silenzio. Così è qui ai tropici. Si impara a tenere insieme un po’ di tutto, il sole e la pioggia, la meraviglia della natura incontaminata e la miseria umana segnata da guerre e soprusi. La maturità è forse proprio questo: ricevere contemporaneamente due notizie, una bella e una cattiva, e rispondere ad ognuna come fosse l’unica, senza smettere di camminare, facendo pace tra bene e male.

Mt 24,42-51    Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».