Ognuno guarda

da Dili, TIMOR EST Ognuno ha la sua scorta di olio e di luce, ognuno ha forze limitate e a un certo punto si assopisce e s’addormenta. Ognuno guarda il mondo come può, lì da dove è, così come gli riesce, pensando che la sua sia l’unica possibile visione. Non c’è come stare a lungo lontani da casa per cercare dapprima le uguaglianze, e poi apprezzare il diverso modo di intendere la vita. E non ce n’è uno migliore e uno sbagliato. Tu vedi il mondo da dove sei, ma non vedi tutto. Abbiamo tutti da imparare, tutti da scambiarci informazioni sul percorso della vita. Tutti attendiamo lo sposo, il senso delle nostre giornate, un motivo per cui spenderle, un qualcuno che ne valga la pena. Non sappiamo il giorno e l’ora, non abbiamo che l’adesso. Riempiamolo di senso, non spegnamoci, non scoraggiamoci mai. La notte è lunga, ma è la speranza che anticipa il sorgere del sole.

Mt 25,1-13 Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».